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venerdì 28 giugno 2013

Il diario di Lola


Cosa è la libertà? Paura forse e timore. Ma è eccitazione quella che sento. Non è più ansia né il senso di colpa che divorava le farfalle nello stomaco. Mi sono ascoltata e ho affrontato la malattia, un confronto faccia a faccia senza rabbia o rancori.

Ora sono in un giardino circondato da una staccionata verde smeraldo, e io nel mezzo serena, aspetto che i fiori piantati nascano.

Non vivo la vita degli altri e mi spoglio di quel senso di onnipotenza. Ora si, posso pronunciare queste parole: “Sono Felice”, perché la paura che mutila le gambe non è altro che il timore di qualcosa di immenso, forse troppo bello.

Ma sono felice non perché sono circondata da tante persone, sono felice perché ho il coraggio di guardarmi negli occhi e baciarmi.

Ora è tutto chiaro, la fiducia era quello che mi mancava.

 
                                                                                                       Lola

giovedì 27 giugno 2013

La bellezza




Cosa succede quando a un gruppo di degenti del reparto psichiatrico chiedi di sedersi ad un tavolo per parlare di ''bellezza''? Cosa viene da pensare, quali immagini vengono in mente, quali parole, quale sensazioni? Cosa richiama in noi la parola ''bellezza''? Sembra a volte quasi scontato dover parlare del dolore, di ciò che è spiacevole, che ci affligge e non ci abbandona mai, quasi come se non potessimo farne (ormai) a meno. Far sedere alcuni dei nostri degenti ad un tavolo e stimolarli a ritrovare in loro stessi l'immagine della bellezza, contenuta nel loro intimo soggettivo, ha portato molto lentamente all'emergere di pensieri davvero bellissimi. Siamo partiti col proporre loro una busta che conteneva qualcosa che a noi operatori pareva far risuonare qualcosa di bello: la dispensa n° 4 di ''Opera Prima'' di Claudio Badii, l'album ''The dark side of the moon'' dei Pink Floyd e una copia de ''Il cacciatore di aquiloni'' di Khaled Hosseini.
Poi abbiamo cominciato via via a scrivere su un foglio ricordi e sensazioni in noi stessi che aspettavano di essere recuperate, dette e raccontate, fatte di tante tracce di bellezza restate nel tempo sulla pelle. Il foglio è cresciuto davanti ai nostri occhi, permettendoci di condividere insieme delle emozioni davvero intense. Ve le regaliamo con orgoglio e un sorriso sulla bocca.


                                                           Carla Renieri

La sensazione più bella che ho provato è quando ho preso in braccio mio figlio dopo che è nato.

Quando mi ha detto che per me si sarebbe fatto anche uccidere.

Le coccole e le prese in giro

I primi accenni di rumori con la batteria e poi sentirlo suonare da Dio.


Bella sei in tutto il tuo splendore, usando il bianco marmo Donatello a tua beltà e al tuo splendore mentre di figlio dava al figlio al suo scalpello.

Bella sei qual mattutina aurora che giunge tutta chiara e un po’ azzurrata, specchio d’un ciel che si fa limpido in un’ora; sei la melodia e la canzone più bella mai cantata.


L’incavo del braccio di mia madre.


Per bellezza intendo il sole che sorge.


“La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le contempla”.


Ti amo lo stesso.


Cos’è un uomo, se non lascia il suo profumo in questo mondo.


L’odore del camino nella stanza.


L’odore della salsedine nella casa al mare.


We're just two lost souls swimming in a fish bowl Year after year, running over the same old ground. What have we found? The same old fears. Wish you were here


L’amore, ovunque.


I see you on the dark side of the moon.


Il sorriso di Francesca.


Una famiglia felice.


Le ciglia di Matteo.


Passeggiare libero e sereno in un parco.


Mia sorella a due anni che mi corre incontro e io che mi abbasso per prenderla in braccio.

Ma t’amo, t’amo da morire, risana dal mio petto la ferita che abbrevia questo tempo così duro che mette a repentaglio la mia vita.


Arrivare ad un obiettivo (alla fine di una “via”)


Un vestito arancione a pallini neri e tanto vento che fa muovere la gonna.


Il sorriso di mia madre, così raro e così intenso.


Le feste che mi fanno i miei cagnolini non appena mi vedono.


Il neo sulla mano destra di Giulia.


Quando ridi per poco ma ridi sul serio.


La terra di lotte al risveglio.


Il suono della parola pietra.


Gli occhi tuoi belli, vivi e penetranti hanno suggerito al mio cuore pensieri, parole palpitanti, ed un infinito desiderio di te, o amore.



martedì 18 giugno 2013

Musica maestro!!!

Il caldo, l'estate e la luce pomeridiana di giugno oggi hanno portato noi e i nostri pazienti ad accomodarci all'ombra del gazebo sul terrazzo del reparto... E' iniziato così (con gioia e qualche inciampo!!) il laboratorio di musica, tra percussioni improvvisate e tante risate di spensieratezza!


lunedì 17 giugno 2013

Non ho più intenzione di odiare il mio corpo


Sensazioni che sembrano emozioni. Ebbene si anche io posso emozionarmi. Non ho più paura di rischiare o affrontare. Amare stando bene con sé stessi, non lo sento più come un senso di colpa.

Mi avvicino sempre di più alla figura di mia madre, una mamma fittizia che è rimasta nascosta, ma le parole che sussurrava a bassa voce i sembravano imperativi assoluti, che ora si trasformano magicamente in poesia.
La frase della settimana penso sia: “TI VOGLIO BENE”, che “TI VUOI BENE”.
Non ho più intenzione di odiare il mio corpo, non ho più intenzione di mettere in dubbio la mia anima, non ho più intenzione di voler morire!!!


                                                         Il diario di Lola

giovedì 13 giugno 2013

Il mio percorso verso la vita


Avverto, per la prima volta dal giorno del mio ricovero, la necessità di fissare la data che seguirà la mia definitiva immissione nel mondo che avevo lasciato.

Solo un mese fa l’idea di uscire mi terrorizzava: cibo, vecchie conoscenze, alcol, droga. Avrei riavuto tutto nuovamente a portata di mano, liberamente.

Oggi la regola non l’avverto più fuori di me, ma in me. Quei “non si fa”, prima voci esterne, ora li sento miei e quindi meno vulnerabili.

Quei genitori interni hanno più potere, si sono rafforzati senza che me ne accorgessi. Ora sono loro la mia guida mi fido di loro, perché so che desiderano il mio bene. Grazie a loro oggi mi amo di più, questo corpo, ancora da rafforzare, non mi appare più come una catapecchia, ma come una bella villetta in costruzione.

Sto scegliendo con pazienza tutto l’occorrente affinchè la mia casa diventi un’accogliente villetta con tanto di giardino.

Non ho fretta di uscire, ma sono convinta della necessità di stabilire dei termini concreti che scandiscano quel che mi resta di questo magnifico percorso.

                                                          Il diario di Poppy

domenica 9 giugno 2013

Anoressia e bulimia


Anoressia

Una persona che è affetta da anoressia è una persona che ha fame, molta fame, ma ha una paura talmente grande di ingrassare che si rifiuta di mantenere il peso corporeo adeguato all’età. E’ una persona che vive la vita ossessionata dal pensiero del cibo e da manie di controllo: le persone anoressiche sono persone ipercontrollanti cioè che sanno controllarsi all’inverosimile. A volte cercano numerosi espedienti per soddisfare la loro fame ma senza ingrassare o introdurre cibo: bevono litri d’acqua prima dei pasti, o masticano il cibo per poi sputarlo poiché non possono assolutamente permettersi di ingrassare: questo le farebbe stare troppo male. Tuttavia a volte può accadere che perdano il controllo su loro stesse e sul cibo e compiano un’abbuffata o mangino più di quanto sentano essere “giusto”: allora il senso di colpa può portarle a rimediare con condotte di eliminazione quali vomito.

Insomma l’anoressia caratterizza quelle persone che pur avendo fame non possono tollerare l’idea di mangiare, perdere il controllo su loro stesse e sul loro corpo e ingrassare.

Bulimia

La Bulimia caratterizza invece quelle persone che perdono letteralmente il controllo dei loro impulsi rispetto al cibo, e almeno due volte a settimana, presentano episodi di abbuffate compulsive e mangiano dolci e cibi ipercalorici in tempi brevi e nascondendosi dagli altri. La paura di ingrassare, la vergogna per aver perso il controllo ed essere arrivata ad abbuffarsi, può portare la persona a ricorrere alle tecniche di eliminazione (vomito, lassativi), per riparare al danno e non ingrassare smodatamente poiché aumentare di peso, per la persona bulimia, è segno di vergogna e di fallimento: è la testimonianza diretta della sua incapacità a controllarsi.

venerdì 7 giugno 2013

Roseto del mondo



Rosa con le spine
Rosa senza spine
Coronamento di una vita
Tra discese e salite

Carponando qua e là
sulla strada della maturità
Le spine ti fermano
E gli ardori si placano

Guidando lungo la via
Pensando alla vita
Sognando la rosa
Della vecchiaia che verrà

E ora che il tempo è finito
La tua rosa senza spine
Perde i petali rossi di passione
E puoi solo osservare la vita che fugge

Il tuo seme ora
La sua rosa sta scalando
Cercandone una senza spine

giovedì 6 giugno 2013

L'Io e i meccanismi di difesa

Lo studio sistematico dei meccanismi di difesa risale al 1936 quando Anna Freud, minore dei sei figli di Sigmund Freud, pubblica "L'IO e i suoi meccanismi di difesa", dove vengono ripresi ed ampliati alcuni concetti teorici definiti dal padre. Ella distingue e riconosce dieci meccanismi difensivi attraverso i quali l'IO si protegge da eccessive richieste libidiche o da esperienze di pulsioni troppo intense. Nel suo libro scrive: "[quest'opera] ...si occupa dei modi e dei mezzi con i quali l'IO respinge il dispiacere e l'angoscia, ed esercita un controllo sul comportamento impulsivo, sugli affetti e sui moti pulsionali".

Anna Freud

Anna Freud insieme al padre Sigmund
A. Freud ha contribuito a quel viraggio che sposta l'attenzione della psicoanalisi dall' ES alle funzioni dell' IO e darà inizio alla cosidetta psicologia dell' IO (Hartmann, Kris, Loewenstein, Rapaport). L'attenzione viene progressivamente posta quindi sulle capacità dell' IO di far fronte a conflitti interni ed esterni.
La comprensione dei meccanismi di difesa diventa dunque di basilare importanza per determinare l'organizzazione evolutiva della personalità e le capacità di adattamento alla realtà. Vengono individuati così meccanismi di difesa tipici della nevrosi, dei disturbi di personalità (organizzati a livello bordeline) e delle psicosi.

Prossimamente pubblicheremo alcuni post relativi a questo tema per meglio comprendere l'impatto che ha avuto tale argomento sulla pratica clinica e sulla teoria psicoanalitica.

lunedì 3 giugno 2013

El amor

El amor cuando es de verdal no tiene
Limites, no hay distanzia ni tempo que la pueda acabar.
Por que un amor que nace en el alma y vive en el corazòn es l de pasiòa razòn
Para tener una vida llena de pasiòn.
Dichoso aquel que tiene amor o sabe
Lo que es, pues no ha vivido en vano, es el ser
Mas afortunado pues tiene un tesoro en sus manos.

                                                             
                                                                      Sonia O. 
[L'amore quando è vero non ha limiti,
non ha distanze ne tempo che lo possa far finire.
Perchè un amore che nasce nell'anima e vive nel cuore è la ragione per tenere una vita piena di passione.
Felice chi possiede amore o sa quello che significa in quanto non ha vissuto invano,
è l'essere più fortunato poichè ha un tesoro nelle sue mani.]


Le illusioni sono un dolce inganno,
ti portano a vedere sogni che poi alla fine sono un pugno di mosche.
Tuttavia qualche volta vengono a galla nella verità!
Perciò via forestiero,
lasciami fantasticare a tavolino col mio ragazzo,
perchè ne proverò gioia.

                                                                       S.P