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mercoledì 10 aprile 2013

Dal Laboratorio di Scrittura Creativa....


La voce dei nostri ospiti

Per il Laboratorio di Scrittura Creativa, le parole che abbiamo scelto oggi sono tre: ''silenzio'', ''scarpe'' e ''casa''. Le nostre mani le hanno pescate, per lasciare indietro ''dolcezza'', ''spiraglio'', ''spazio''.
I pensieri che sono nati nel mettere parole insieme sono questi che potete leggere:

Nel silenzio della vita ho ricevuto molta solitudine. Sono nata nel silenzio della non-accettazione, la mia mamma non voleva me, ma ciò che nella sua mente era la forza, la soddisfazione dei suoi bisogni, la sua felicità (un maschio). Non c'è stata festa per la mia nascita, ma un attonito silenzio e un'amara delusione. Ho avuto ciò che nessun bimbo o bimba avrebbe mai meritato (alcolismo).
Ho cercato di essere ciò che lei voleva, ma ero sempre carente, rotta, mancante di ciò che poteva essere la sua felicità. Ero una bambina e, nel silenzio dei sentimenti, colpevole di essere nata. Quattro figli, tre femmine ed un maschio, e la decisione di mettere del cognac nel biberon perché non dessi noia, perché il mio vivere era d'inciampo. Non ho mai creduto che un figlio potesse essere una maledizione perché io ho avuto tre maschi e una femmina e, anche se volevo solo femmine, li amo tutti tantissimo. 'Il silenzio degli innocenti' grida vendetta al cielo, nessuno potrà mai colmarlo, perché è solo l'assenza d'amore e l'infinita solitudine di chi non dovrebbe esistere.

(A.C.)

La casa immersa nel silenzio della quiete della sera, con solo il rumore della suola delle scarpe nuove comprate il dì di fiera. Il focolare acceso e il gattino accucciato sulla pantofolina della mia bambina. Tutti si riposano in questo silenzio d'oro. Io leggo i miei scritti e medito un poco sul mio lavoro. Poi ci incontreremo nell'allegria del desco, tutti insieme alla cena preparata dalle donne di casa. Cara casa di campagna mia...

D.S.

In genere il silenzio mette angoscia, imbarazzo, io invece mi ci ritrovo. Non sono una gran chiacchierona e nel silenzio mi sento molto più che nella confusione, non mi imbarazzo, non mi angoscio. Da piccola giocavo sempre sola e passavo le ore in silenzio. Che bello il silenzio quando a scuola la maestra ti dice ''E ora tutti zitti e in silenzio!'', il silenzio di un luogo, il silenzio che puoi ritagliarti in un attimo di caos. ''La casa nasconde ma non ruba'', ad avercela una casa... sballottata di qua e di là, Leone ha il suo giardino. Casa, luogo di ritrovo di un singolo o di una famiglia, servirebbe una casa per tutti gli sfollati, una casa per

tutti, ecco cosa farei. Il calzolaio dalle scarpe rotte, come si dice con la salute. Un paio di scarpe nuove puoi girare tutto il mondo, scarpe comode ovviamente, che abbiano dei lacci. Nelle favole c'è chi si perde una scarpetta, nella realtà le scarpe è difficile che si smarriscano, rimangono bel aderenti ai piedi come fossero colla. Le scarpe con il tacco tanto silenzio non fanno, anzi, sono piuttosto rumorose, c'è un triller che si intitola ''Il silenzio degli innocenti'', non so bene cosa c'entri ma in genere i più silenziosi sono sempre i più sensibili. Oh casa dolce casa, a pensare che c'è chi abita sotto un cartone!


G.

Il silenzio assurdo in cui vivono tanti fa comprendere il dolore, la paura, la solitudine. Fa spegnere la gioia di vivere, silenziosamente, c'è un altro silenzio, quello che fa gioire e vivere l'amore e altri atteggiamenti, gli sguardi d'amore... dei vostri cari.

M.R.

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